L’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano raggiunge con il 2024 un importante traguardo: era infatti il 1994 quando, pur con un format diverso da quello attuale, i produttori si riunirono per raccontare l’annata alla stampa e agli operatori. Da allora numerosi cambi di sede, dalla sala del Consiglio Comunale a una tensostruttura in Piazza Grande, arrivando in Fortezza, la casa del Vino Nobile di Montepulciano. Quest’anno già dalle giornate degli operatori e appassionati (dal 10 al 12 febbraio), la manifestazione organizzata dal Consorzio ha visto un cambio di passo. «Con la sua lunga storia l’Anteprima del Vino Nobile è a tutti gli effetti uno degli eventi vinicoli italiani di riferimento dedicati a una singola denominazione, quest’anno in particolare per la ricorrenza dei 30 anni abbiamo voluto promuovere dei focus già a partire dalle giornate per gli operatori, coinvolgendo le associazioni di sommelerie italiane, e con la giornata della stampa, oltre al ritorno delle stelle con un nuovo impianto, daremo infatti il valore all’annata in commercio e non alla vendemmia, comincia un vero e proprio nuovo corso di questa manifestazione», commenta il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi.
Il programma della giornata di sabato 17 febbraio, riservato alla stampa, vedrà il banco d’assaggio delle nuove annate, la presentazione della vendemmia 2023 a cura del Master of Wine Andrea Lonardi e l’assegnazione del rating alla annata 2021. In questa occasione sarà presente l’imprenditore Brunello Cucinelli, ambasciatore del made in Italy nel mondo, che riceverà il premio GrifoNobile 2024 e che insieme al presidente di Assoenologi, Riccardo Cotarella, sarà intervistato dalla giornalista del Tg1, Anna Scafuri. Sarà possibile seguire l’evento in diretta streaming sui canali social del Consorzio.
Ecco come cambia la denominazione in trenta anni. Il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano ha analizzato con i propri soci alcuni numeri. A partire dalla produzione: nel 1994 sono state prodotte 3,4 milioni di bottiglie di Vino Nobile e 156.400 di Rosso di Montepulciano. Oggi siamo a 6,9 milioni per il Vino Nobile (+98,8%) e 2,6 milioni per il Rosso di Montepulciano (+1562%). Anche il numero di produttori è variato: nel 1994 il Consorzio aveva 44 soci, oggi ne conta 81. Di certo è che in trent’anni le aziende sono cresciute tutte quante, qualcuna oggi conta 80 dipendenti, qualcuna oltre 60 e comunque la dimensione media a Montepulciano è di 15 dipendenti, contro poco meno di 6 dell’inizio dell’attività. Una crescita dovuta anche agli investimenti fatti dalla loro fondazione: il 40,9% delle aziende del Vino Nobile di Montepulciano ha investito in trent’anni per più di 5 milioni di euro, il 50% meno di 5 milioni di euro. Investimenti che per l’86,4% sono andati per il miglioramento della sostenibilità dell’azienda, il 68,2% in innovazione, il 72,7% alla pari tra accoglienza e promozione. E quando si parla di promozione c’è stata una crescita negli ultimi trenta anni. Agli inizi il 18,2% partecipava a una media di 4 eventi all’anno, sia Italia che estero, il 13,6% a tre eventi, il 9,1% a due, tutti gli altri ad un evento, molti all’Anteprima e al Vinitaly. Con gli anni anche la promozione ha avuto sempre più spazio e oggi c’è chi arriva addirittura a partecipare a 30 eventi all’anno, con una media che arriva a 7 partecipazioni contro le 2 degli inizi. Tra i valori caratterizzanti il Vino Nobile di Montepulciano, indubbiamente “tradizione” è quello maggiormente iconico (il 72,7% delle aziende ha scelto questo termine per definire il proprio vino), ma ci sono anche “territorio” (63,6% delle aziende) e “sostenibilità” (18,2%). E se in questi anni il sistema Vino Nobile di Montepulciano è cresciuto molto, anche per il futuro il sentiment dei produttori è ottimistico. Per il 95,5% infatti, la denominazione continuerà a crescere. E la crescita sarà prevalentemente in riconoscibilità e valore entrambe le voci al 54,5%, seguite da una crescita del mercato (50%) e del brand (45,5%).
Il Vino Nobile di Montepulciano oggi, valore per il territorio. Un miliardo di euro circa. È questa la cifra che quantifica il Vino Nobile di Montepulciano tra valori patrimoniali, fatturato e produzione. Circa 65 milioni di euro è il valore medio annuo della produzione vitivinicola, senza contare che circa il 70% dell’economia locale è indotto diretto del vino. Una cifra importante per un territorio nel quale su 16.500 ettari di superficie comunale, circa 2.000 ettari sono vitati, ovvero il 16% circa del paesaggio comunale è caratterizzato dalla vite. Di questi 1.102 sono gli ettari iscritti a Vino Nobile di Montepulciano Docg, mentre 214 gli ettari iscritti a Rosso di Montepulciano Doc. A coltivare questi vigneti oltre 250 viticoltori (sono circa 90 gli imbottigliatori in tutto dei quali 81 associati al Consorzio dei produttori). Circa mille i dipendenti fissi impiegati dal settore vino a Montepulciano, ai quali se ne aggiungono altrettanti stagionali. Nel 2023, in linea con i numeri degli ultimi anni, sono state immesse nel mercato 6,9 milioni di bottiglie di Vino Nobile e 2,6 milioni di Rosso di Montepulciano.
Il mercato. Il 2023 è stato un anno di ulteriore crescita in valore per il mercato del Vino Nobile di Montepulciano. Dall’anno della Pandemia è in continuo sviluppo il mercato interno che cresce nei numeri. Per quanto riguarda l’export lo scorso anno ha rappresentato il 66% (negli anni passati si era arrivati al 78%), mentre il restante 34% viene commercializzato in Italia. Continua la tendenza di crescita degli ultimi anni la vendita diretta in azienda che nel 2023 ha ormai superato il 30%. Per quanto riguarda il mercato nazionale, inoltre, le principali vendite sono registrate in centro Italia (61%) e in particolare in Toscana per il 42%. Al nord viene venduto il 33% e al Sud il 6,30%. Per quanto riguarda l’estero si assiste a una torta divisa a metà tra Europa e paesi extra Ue. In America (tra Nord e Sud) va il 35% dell’export, in Europa (esclusa Italia) il 29,2%. La Germania continua ad essere il primo mercato del Nobile con il 38% della quota esportazioni. In crescita continua, anche rispetto al 2022, è quello degli Stati Uniti arrivando a rappresentare il 27,5% dell’export del Vino Nobile di Montepulciano. Successo anche per i mercati asiatici, balcanici ed extra Ue con oltre il 3% delle esportazioni. Continua il trend di crescita del Canada che da solo vale circa il 5% delle esportazioni. Un dato davvero significativo è la fetta di mercato del Vino Nobile di Montepulciano a marchio bio che nel panorama italiano vale il 44,7% delle vendite, mentre a livello internazionale rappresenta oltre il 70%.