Mancano pochi giorni al via di Campanile Chef, manifestazione culinaria che vedrà confrontarsi a Pisa dieci parrocchie, in programma da mercoledì 15 gennaio. Il luogo prescelto per ospitare la sfida è l’ostello Gipidue (acronimo che indica San Giovanni Paolo II) una struttura facente parte della diocesi della città toscana, e situata presso la frazione di Calambrone, dunque a pochi passi dal mare. L’innovativa e benefica competizione tra cuochi parrocchiali avrà tra i suoi momenti-chiave il Menù Biblico: i concorrenti, infatti, dovranno preparare alcuni piatti menzionati nella Bibbia e tradizionalmente consumati dai popoli del passato.
I visitatori, dunque, potranno assaggiare le Frittelle dello Scandalo citate in occasione della violenza perpetrata da Amnon verso la sorellastra Tamar (Libro di Samuele, Capitolo 13), oppure il pane del deserto, o ancora la crema di zucca descritta nel secondo libro dei Re dal profeta Eliseo. Non mancheranno nemmeno il manzo con profumo di cipolla d’Egitto (Libro dei Numeri 11,1-6), le erbe amare e pistacchi del Capitolo 12 dell’Esodo e il dolce di cui si parla al Capitolo 14 del Libro dei Giudici.
L’intero evento è stato organizzato dalla San Ranieri Srl (che si occupa della gestione dell’ostello) coadiuvata dal settimanale cattolico Toscana Oggi. Alla manifestazione si sono già iscritti dieci cuochi delle parrocchie o delle unità pastorali della diocesi pisana.
Campanile Chef: regolamento e premi con finalità benefiche
Dal 15 gennaio si confronteranno all’ombra del campanile due squadre per ogni serata per un totale di otto sfide, comprensive di semifinali e finalissima. Ogni team preparerà e proporrà il suo piatto forte, ma allo stesso tempo dovrà cimentarsi nella realizzazione di una ricetta indicata da Ivan Mosca, chef della struttura che ospita la rassegna culinaria. In questo frangente diventerà protagonista il suddetto Menù Biblico, ricostruito scrupolosamente dagli insegnanti dell’istituto alberghiero Matteotti di Pisa.
Ad esempio, durante il primo appuntamento con Campanile Chef, i cuochi di Mezzana/Colignola e di Metato dovranno vedersela con le erbe amare con pistacchi, con l’uva sultanina e in particolar modo con le Frittelle dello Scandalo. Poi sarà la volta delle specialità presentate dalle singole squadre: in questo caso saranno rispettivamente la pasta al ragù bianco di anatra e la rosticciana alla maremmana.
Nel corso della gara culinaria interverrà l’attore Giacomo Lemmetti che gestirà i momenti di intrattenimento del pubblico, e con lui ci saranno anche gli artisti della palestra musicale di Michele Del Pecchia.
I piatti verranno votati innanzitutto dai commensali. In un secondo momento, la votazione proseguirà su Toscana Oggi che ad ogni uscita metterà a disposizione un tagliando per esprimere la propria preferenza. Al termine della competizione, la San Ranieri Srl premierà la squadra vincitrice con una donazione volontaria di mille euro che la parrocchia prima classificata dovrà impegnarsi ad utilizzare per un suo progetto a scopo ovviamente benefico. Il secondo classificato riceverà un’erogazione liberale di 500 euro che dovrà avere identica destinazione.
Domenico Mugnaini, direttore di Toscana Oggi, nell’illustrare le caratteristiche di Campanile Chef, ha ricordato che il nome della manifestazione deriva da un popolare brand del settimanale locale, Campanile Rock, che ha permesso per diversi anni a dei giovani musicisti di esibirsi in diversi teatri della Toscana. E così, forti di questo successo, si è deciso di concentrarsi sulla buona cucina, scegliendo per l’evento un nome che, considerati i precedenti, ci si augura possa essere fortunato.