Ha deciso di mettere da parte la cucina olistica (dedicata al benessere del corpo e della mente) del suo Alchemist per dedicarsi ai suoi concittadini meno fortunati. Lo chef Rasmus Munk (il cui ristorante può fregiarsi di due stelle Michelin) in piena emergenza coronavirus si è rimboccato le maniche e ha avviato una grande iniziativa di solidarietà per consegnare pasti gratuiti ai senzatetto di Copenaghen. In questo modo, in seguito alla chiusura temporanea dell’attività decretata dal governo danese per contrastare la diffusione del Covid-19, il rinomato locale continua ad essere aperto solo ed esclusivamente per la preparazione di piatti destinati ai bisognosi.
Il cuoco stellato ha spiegato che in questo periodo, a causa del lockdown, si ha a disposizione tanto tempo libero e soprattutto ci sono ben quattro cucine ferme. La sua iniziativa è nata nel momento in cui da un lato ha capito che per uno come lui – abituato a lavorare 16/17 ore al giorno – era difficile rimanere inattivo, e dall’altro si è reso conto che i vari centri di accoglienza di Copenaghen per i senzatetto stavano chiudendo per i rischi del contagio da coronavirus ai quali erano sottoposti i volontari, lasciando gli indigenti senza alcun tipo di tutela. Lo chef ha contattato Mia Nyegaard, social mayor della capitale della Danimarca e, grazie al suo sostegno, è stato possibile iniziare ad offrire più di 500 pasti quotidiani ai senza fissa dimora.
In realtà, Rasmus Munk già dallo scorso anno ha aderito ad un progetto solidale targato Junk Food, durante il quale lui e i suoi collaboratori si impegnavano a cucinare per i poveri quando il ristorante era chiuso. D’altronde, lo chef stellato ha ricordato la situazione difficile in cui versano ampie sacche della società danese, riportando che solo nel quartiere di Vesterbro si contano in media 500-600 persone che vivono per tutto il giorno in strada. Adesso, però, l’impegno è diventato ancora maggiore e tutti i giorni, fin dalle 8 del mattino, si mette ai fornelli per preparare piatti più tradizionali rispetto alle sue ricette di alta scuola, ma sicuramente più utili alle fasce deboli della sua città che sono maggiormente esposte all’emergenza sanitaria.
Rasmus Munk vuole ampliare anche ad altre città danesi il suo progetto di cucina solidale
L’iniziativa benefica di Rasmus Munk è partita il 19 marzo, ovvero da quando ha dovuto chiudere l’Alchemist nel rispetto delle norme restrittive anti-contagio introdotte dal governo della Danimarca. Da quel momento ha cominciato a preparare delle ricette semplici ma nutrienti per i suoi concittadini meno fortunati. Alla stampa danese ha spiegato che, di solito, con i suoi collaboratori cucina pasticcio con ragù di pollo e asparagi, lasagne, salsiccia alla griglia con purea di patate. Inoltre offre anche del kefir (latte fermentato) e del succo di ciliegia, ovvero delle bevande utili a rinforzare il sistema immunitario per difendersi al meglio dall’epidemia di coronavirus.
Terminata la preparazione dei pasti, si passa alla fase in cui il cibo viene prontamente confezionato per la consegna, suddiviso in porzioni singole. Alle ore 18 il ristorante chiude per riaprire poi la mattina successiva. Il cuoco scandinavo ci ha tenuto a ricordare che l’attività viene portata avanti nel pieno rispetto delle norme igienico-sanitarie: tutto il suo staff è munito di mascherine e guanti, e in cucina ci si mantiene alla distanza di sicurezza di 1-2 metri.
L’operazione solidale di Munk fin dal 18 marzo ha trovato il sostegno di diverse associazioni e aziende. Innanzitutto ha potuto contare sull’apporto dei finanziatori Oak Foundation, Seier Capital e Dreyers Fond, quindi si sono aggiunte diverse ditte, strutture alberghiere e di ristorazione che hanno messo a disposizione diverse e svariate quantità di cibo, dalla carne al caffè. Inoltre alcuni colleghi dello chef che lavorano in altri ristoranti si sono offerti per affiancarlo, mentre la società Fødevarebanken si occupa della consegna, avendo messo a disposizione un furgone e un autista. Tuttavia, nonostante questa grande mobilitazione sociale, col passare del tempo le scorte hanno comunque cominciato a scarseggiare, e così il talento dell’alta cucina danese ha lanciato un nuovo appello, chiedendo ulteriori apporti economici e altre scorte di alimenti.
Cerea e Cracco: chef stellati in prima linea per aiutare gli ospedali
Il giornale locale Condé Nast Traveler ha riportato che l’obiettivo del titolare dell’Alchemist è quello di ampliare la sua iniziativa di solidarietà per gli indigenti, arrivando ad aiutare anche le cittadine di Aalborg e Aarhus per fornire un valido sostegno in questo caso a medici e infermieri che sono impegnati tutti i giorni nel salvare i pazienti affetti dal Covid-19. Ovviamente, lo chef si augura che poi intervenga il governo con un piano ben strutturato e a lungo termine per fare in modo che le strutture che ospitano i senza fissa dimora possano offrire loro almeno un pasto gratuito al giorno. Infatti, Rasmus Munk ha raccontato che alcuni volontari gli hanno rivelato che sono numerosi i senzatetto che, dopo aver mangiato del cibo caldo, hanno un’espressione più felice e serena.