Cocktail fluo, la nuova moda del momento. Un must have da gustare assolutamente almeno una volta nella vita!
Un cocktail che, al buio, si illumina. Lo ha inventato un maestro barman friulano, Michele Piagno, che ha brevettato l’originale bevanda. Si tratta di un sweet & sour fotosensibile ribattezzato “Glow S&S created by Michele Piagno“.
Correva l’anno 2011 quando Michele Piagno diede alla luce il suo cocktail che si illumina al buio. “Glow S&S created by Michele Piagno” non è un cocktail come gli altri. A renderlo speciale non è tanto il sapore (ovviamente buono), ma il fatto che, spente le luci in pista, s’illumina.
Un vero e proprio colpo di genio de “El Senõr Mojito“, appellativo con il quale è conosciuto oggi. ” El Senõr Mojito“, dal titolo del libro che, di recente, ha pubblicato.
Il giovane barman, originario di San Vito in provincia di Pordenone, ha dato origine ad un nuovo concetto di lifestyle. Una potente attrattiva per i locali notturni presso i quali lavora.
Una novità che ha anche destato l’attenzione della stampa nazionale, specializzata e non, sin dall’inizio della sua creazione.
La ricerca di nuovi sapori è costante e l’attenzione verso accoglienza e intrattenimento sono decisamente al primo posto. I cocktail fluo altro non sono che bevande gustose, sia alcoliche che analcoliche, caratterizzate per i loro colori brillanti e fluorescenti in grado di creare un effetto molto suggestivo al buio e diventare i protagonisti di ogni serata o party.
Oltre che il gusto, diventa essenziale curare anche la forma. Sapersi distinguere e offrire qualcosa di particolare e accattivante è essenziale. Ed in questo il giovane barman, 38 anni, ha decisamente vinto, aggiudicandosi il brevetto del cocktail fluorescente. Proponendo sul mercato un prodotto che fino al 2011 era inesistente.
“Glow S&S created by Michele Piagno”: un semilavorato in buste monodose
“In pratica – spiega Piagno, che insegna a Milano – Il mio S&S, che vendo in buste monodose, è un semilavorato. Il barman deve solo diluire il prodotto in un litro d’acqua e il gioco è fatto con l’effetto strabiliante. Praticamente una volta che il drink è finito a contatto con i raggi ultra violetti, classico neon nero da discoteca, il drink diventa fluo, mentre di giorno oppure con luci classiche si presenta scuro”.
Gli ingredienti del cocktail fluo
Il prodotto, testato da chimici e tecnologi alimentari, brevettato come sweet & sour (la miscela a base di limone e zucchero), liofizzato, può essere associato a tutti i drink. Drink che hanno come ingrediente lo sweet & sour.
La composizione di “Glow sweet & sour mix” è la seguente: zucchero, acidificante acido citrico (E330), aromi, succo di limone disidratato, colorante E160B, albumina disidratata e altri ingredienti. È stata avviata la produzione in buste da 160 grammi, da sciogliere in un litro d’acqua.
Tra gli ingredienti c’è vodka, rum, gin, triple sec, s&s top, coca cola.
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Una bevanda particolare alla quale Piagno è arrivato dopo anni dedicati alla cosiddetta “molecular mixology”. Come spiega il barman, elaborare drink “molecolari e destrutturati” non è semplice. Da questa riflessione nasce l’idea di creare qualcosa d’impatto che qualsiasi barman o bartender riesca a utilizzare. Anche per coloro che non hanno molta esperienza nel settore.
Dopo mesi di studio e prove, Michele Piagno ha creato questo semilavorato fotosensibile. Una vera e propria rivoluzione nell’Italia del beverage.
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Chi è Michele Piagno?
Originario di San Vito al Tagliamento, è barman esperto di mixologia molecolare, Canbassador Italia Red Bull e Brand Ambassador Mixò Italy. È ideatore di Glow Sweet & Sour Mix, liofilizzato divenuto brevetto mondiale per i cocktail fluorescenti.
Riconosciuto come barista di eccellenza e qualità italiana da Federazione Baristi Italiani, vanta numerose collaborazioni con svariati brand. Sono suoi i drink abbinati a finger food per la campagna pubblicitaria Intervalli Italiani per San Bitter. Suoi anche i drink studiati per Brouwerij Van Steenberg, uno dei più rinomati birrifici delle Fiandre. Che lo ha scelto per esaltare la sua birra più prestigiosa, la Gulden Draak.
Nel 2014 ha collaborato con Terry Giacomello per la specializzazione e lo studio del concetto “Drink & Food”. Nel 2013 ha collaborato con Claudio Burdi, giornalista del Corriere della sera, alla realizzazione del libro 100 cocktail light e contemporanei. Nel 2012 è stato Brand Ambassador Perrier Juet.