Rivoluzione all’insegna della sostenibilità per Johnnie Walker. Il whisky che è sul mercato ormai da più di 150 anni, prossimamente arriverà in commercio con delle bottiglie completamente nuove e realizzate con del materiale ecologico. Diageo, la multinazionale inglese proprietaria del brand scozzese, ha annunciato che sta lavorando per far sì che il celebre distillato possa essere venduto in contenitori di carta. Questo sistema permetterebbe di abbattere non solo il ricorso alla plastica ma anche all’utilizzo del vetro, proponendo invece una soluzione green e a basso impatto per quanto concerne le emissioni inquinanti.
Finora il Johnnie Walker è stato immesso in commercio quasi esclusivamente nelle bottiglie di vetro. Tuttavia – anche se in misura minore rispetto alla plastica – la produzione di questi recipienti si basa su ingenti consumi di energia che rilasciano nell’atmosfera emissioni inquinanti di carbonio. Infatti, per utilizzare i forni utili alla lavorazione del vetro, è necessario ricorrere al gas e combustibile nel processo che porta alla fusione di sabbia e calcare.
Allo scopo di ridurre questo tipo di produzione, Diageo ha deciso di fondare una nuova azienda, Pulpex, che realizzerà questi nuovi imballaggi in carta non solo per Johnnie Walker ma anche per PepsiCo e Unilever. Il progetto prevede che queste bottiglie ecologiche vengano realizzate in pasta di legno che, dopo essere stata pressurizzata in stampi, verrà indurita in forni a microonde riadattati ovviamente alla lavorazione industriale. Si tratterà quindi di un involucro green, derivante da un processo produttivo non-inquinante.
Johnnie Walker: si passa alle bottiglie di carta green
Le nuove bottiglie di carta verranno poi arricchite di un rivestimento interno progettato proprio per evitare che il materiale vada ad intaccare il gusto del whisky scozzese Johnnie Walker. Altre aziende che hanno optato per i contenitori cartacei hanno adoperato dei rivestimenti interni in plastica allo scopo di mettersi al riparo dall’eventuale dispersione dell’aroma delle bevande. Diageo però ha chiarito che non seguirà questa strada per ridurre ulteriormente e drasticamente il ricorso a materiali plastici.
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Ci sono altre società che hanno preferito ricorrere ai contenitori in carta facilmente riciclabili e utili per la sostenibilità. Si tratta di Carlsberg (produttrice di birra danese) e della britannica Frugalpac che ha già distribuito bottiglie di vino in carta con uno speciale rivestimento alimentare. Coca Cola, invece, già da gennaio ha fatto sapere che non abbandonerà la plastica perché i suoi consumatori tramite dei sondaggi hanno detto di preferire ancora le pratiche bottigliette monouso.
Ricordiamo che in questo periodo sono diverse le multinazionali che si stanno adoperando per ridurre la quantità di plastica presente non solo nei contenitori ma anche negli imballaggi. Una ricerca degli analisti di ING del 2018 ha riportato che in Europa si è arrivati ad utilizzare 8,2 milioni di tonnellate di questo materiale che però risulta altamente dannoso per l’ambiente.