Quando si parla di abitudini alimentari, spesso prendono vita dibattiti senza via d’uscita. Questo perché, il cibo è un qualcosa che caratterizza la vita di ognuno di noi in maniera incisiva. Inoltre, difficilmente si è disposti a riconoscere degli eventuali errori legati alle nostre azioni quotidiane, a ciò che ci è stato insegnato fin da piccoli. Solo che crescendo, è importante maturare una certa consapevolezza nei confronti della vita. E’ fondamentale cominciare a guardare in modo critico il circostante, noi stessi e le nostre azioni. Uno dei tanti ambiti in cui farlo, è la nutrizione. Proviamo a conoscere più da vicino l’alimentazione sostenibile.
Che cos’è l’alimentazione sostenibile?
A ogni singolo gesto che compiamo, seguono determinate conseguenze. Non esistono azioni fini a loro stesse. Dunque, anche quando impugniamo una forchetta, possediamo un grande potere. Molto più grande di ciò che immaginiamo. A partire da ciò che decidiamo di mettere nel piatto, determiniamo alcuni cambiamenti a livello globale.
Questo perché, qualsiasi prodotto che consumiamo, deriva da un ciclo di produzione e di conseguenza ne avrà uno di smaltimento. Ciò che è opportuno mettere in pratica, è limitare il più possibile l’impatto ambientale attraverso l’alimentazione. Ed è più facile di ciò che sembra. Bastano alcuni semplici accorgimenti.
Mai sprecare
Anche in Italia, il movimento Zero Waste sta prendendo sempre più piede. Questo perché, sta fortunatamente aumentando la sensibilizzazioni riguardo l’emergenza ambientale. Attuando alcune semplici modifiche al nostro modo di acquistare e alle nostre abitudini culinarie, si può fare la differenza. Solo compiendo piccoli ma in realtà enormi passi, si può combattere il fenomeno dello spreco alimentare e di conseguenza preservare il nostro pianeta.
Occhio alla provenienza
Acquistare il più possibile prodotti locali, o perlomeno nazionali, di certo limita di parecchio l’inquinamento globale. E’ inoltre ormai noto che esistono alternative ecologiche a prodotti tipicamente provenienti da paesi lontani. Abbiamo voglia di avocado? Proviamo ad acquistare gli avocado siciliani. Desideriamo il cacao? Compriamolo equo solidale. E via dicendo.
Frutta e verdura di stagione
E’ sempre meglio acquistare frutta e verdura nel momento in cui la natura le rende disponibili, dunque nella stagione alla quale appartengono. Di fatti, gli ortaggi che troviamo fuori stagione, derivano da serre artificiali, le quali non fanno che incrementare l’inquinamento dell’aria e delle acque. Inoltre, se compriamo un frutto o una verdura nella sua stagione, la troveremo al massimo delle suoi valori nutrizionali.
Meno cibi processati
Evitare gli alimenti processati, non solo è un bene per il nostro organismo, ma anche per la Terra. Questo perché, meno passaggi si compiono, meno energia si utilizza, minore sarà l’impatto ambientale. Dunque, diamo un taglio ai cibi raffinati come pasta e pane, preferendoli integrali. E tentiamo di limitare il più possibile il cosiddetto cibo spazzatura. Questi accorgimenti, consentiranno di ridurre anche l’acquisto di imballaggi in plastica.
Meno proteine animali
E’ ormai noto che gli allevamenti di carne sono la causa maggiore dell’inquinamento ambientale. Cibarsi di animali, dunque, non solo ha un impatto sulle vite altrui, bensì sull’ambiente. Dunque, dare un taglio a carne derivati è un regalo anche per il nostro pianeta. Non si parla di diventare vegani o vegetariani da un momento all’altro, ma di compiere piccoli passi. Limitare il consumo delle proteine animali ad alcuni giorni alla settimana, è già un passo in avanti, oltre che un maggior sintomo di sostenibilità.
Ascoltare e ascoltarsi
L’alimentazione sostenibile è una cosa seria. E’ importante prendere consapevolezza. E’ un dovere modificare la propria vita, anche con azioni semplici, al fine di preservare l’ambiente.
Tuttavia, nulla è scontato e con la salute non si scherza. Dunque, cerchiamo di muovere un passo alla volta, senza giudicarci o incolparci per ciò che non riusciamo ancora a fare. Magari, prendiamo in considerazione l’idea di farci seguire da un nutrizionista, in modo da essere sicuri di star curando, oltre che la Terra, anche noi stessi. Ricordiamoci infine che una nostra azione è solo una goccia nel mare, ma senza tante piccole gocce il mare non esisterebbe.