Le zucchine con pesto di basilico, sono uno di quei piatti veloci e incredibilmente facili da fare, ma non mancano mai di stupire. Se non avete voglia di tuffarvi in una ciotola, solo di carboidrati, provate questa alternativa, con una buona cucchiaiata di questo condimento vegano fatto in casa. Ecco la ricetta:
Ingredienti per 2 persone: zucchine con pesto
- 2 zucchine ( tagliate con uno spiralizzatore )
- Una manciata di foglie di basilico
- 50g di pinoli
- 30g di parmigiano grattugiato
- uno spicchio d’aglio
- Due cucchiai di olio d’oliva extravergine ( uno per le zucchine e l’altro per il pesto )
Preparazione delle zucchine con pesto di basilico:
- Passare le zucchine attraverso lo spiralizzatore, per creare lunghi riccioli di zucchine.
- Cospargetele di olio d’oliva, conditele e cuocetele in una padella per 3 minuti.
- Frullate il basilico, i pinoli, l’olio, l’aglio e il parmigiano grattugiato, fino ad ottenere una crema.
- Una volta che la zucchina è ben al dente, mescolare rapidamente il pesto, mentre è ancora sul fuoco.
- Cospargere con i pinoli e servire immediatamente.
Il pesto: storie e curiositĂ
La ricetta del pesto, così come lo conosciamo noi, non ha origini antichissime, risalendo in effetti alla metà del XIX secolo. Ma questo condimento può vedere la luce solo se si pensa che la Liguria per tradizione, è la culla delle erbe aromatiche. L’uso delle erbe aromatiche per i liguri è una tradizione che ha origini nel Medioevo, con abitudini differenti, in base alle categorie sociali: i ricchi condivano i loro banchetti con spezie ricercate, mentre i poveri la usavano insaporire minestre non troppo saporite. Questa antica tradizione sembra abbia dato origine al pesto, condimento freddo ottenuto dal basilico, in dialetto Baxaicò e Baxeicò (dal latino basilicum). Questa pianta, di origine araba, vanta un curioso nome botanico: Ocimum basilicum, letteralmente erba regale.
Bruschetta di zucchine alle spezie
Ma torniamo al pesto: la ricetta originale
Risalirebbe alla seconda metà del XIX secolo; il primo a citarla pare sia un noto gastronomo dell’epoca, Giovanni Battista Ratto nella sua opera, La Cuciniera genovese.
La ricetta è la seguente: “Prendete uno spicchio d’aglio, basilico (baxaicö) o in mancanza di questo maggiorana e prezzemolo, formaggio olandese e parmigiano grattugiati e mescolati insieme e dei pignoli e pestate il tutto in mortaio con poco burro finchè sia ridotto in pasta. Scioglietelo quindi con olio fine in abbondanza. Con questo battuto si condiscono le lasagne e i gnocchi (troffie), unendovi un po’ di acqua calda senza sale per renderlo più liquido”. Nonostante la sua relativa giovinezza, questa ricetta sembra risalire all’evoluzione di una ricetta molto più antica, l’aggiadda (agliata), una salsa da mortaio a base d’aglio del XIII secolo e che veniva utilizzata per la conservazione di cibi cotti.
La leggenda sul pesto
Ma non possiamo certo tralasciare una famosa leggenda che narra di un convento sulle alture di Prà (Genova) intitolato a San Basilio, nel quale un frate che viveva in quella dimora raccolse l’erba aromatica che cresceva su quelle alture (chiamata appunto basilium, in onore di san Basilio), la unì ai pochi ingredienti portatigli in offerta dai fedeli e, pestando il tutto, ottenne il primo pesto che man mano venne perfezionato.