Fave: come raccoglierle, pulirle, prepararle e cucinarle

Must Try

Non si può negare che le fave sono deliziose e sono di stagione in questo momento. Questo legume ricco di proteine ​​può essere schiacciato e spalmato su bruschette o usato nel purè di patate.

Come scegliere le fave?

Ci vogliono molti baccelli di fagioli per produrre abbastanza fave per porzione, quindi pianifica di acquistare baccelli di fagioli da una libbra a persona. Seleziona baccelli verdi e leggermente lisci. Se i fagioli sono troppo sporgenti sotto i baccelli, significa che sono più vecchi e probabilmente saranno amari. Le fave (chiamate anche fave e piccione) sono ricche di tiramina e non dovrebbero essere mangiate da persone che assumono inibitori (ad es. antidepressivi).

Come pulire e prepararle ?

  • Togli la parte superiore e “scompatta” la cucitura del baccello di fagioli.
  • Aprite il baccello ed eliminate i fagioli. Di solito ci sono da 4 a 5 fagioli per baccello.
  • Hanno un rivestimento esterno ceroso, che dovrai rimuovere.
  • Sbollentateli in acqua bollente per 30 secondi, quindi trasferiteli in un bagno di ghiaccio per fermare la cottura.
  • Il rivestimento ceroso scivolerà via.

Sono ora pronte per la maggior parte delle ricette

Da qui, puoi cuocerli a vapore finché sono teneri e saltarli in una miscela di sale, olio d’oliva e succo di limone. Oppure puoi schiacciarli e spalmarli sulle bruschette, oppure piegarli nel purè di patate . Sono anche un’ottima aggiunta a un’insalata verde, un risotto o una pasta.

Ricetta di fave da provare

I biscotti di fave, sono una deliziosa ricetta, tipici di molte zone italiane, in particolare della tradizione marchegiana. Solitamente si preparano per la commemorazione dei defunti e la ricorrenza di Ognissanti. Si tratta di deliziosi biscotti alle mandorle, dall’aspetto rustico e crepato e dalla consistenza fragrante e semi croccante fuori come ossa, che nella forma ricordano proprio le fave. Pensate che quelle secche, secondo la tradizione dell’antica Roma, venivano distribuite ai funerali perché rappresentavano l’anima dei defunti. Da qui l’usanza di realizzare tra i 1° e il 2 novembre o appunto “Fave dei morti” per ricordare i propri cari scomparsi, ma anche per accoglierli. L’antica leggenda narra che proprio proprio in quelle date, i defunti sarebbero venuti a fare visita al mondo dei vivi! Qui la ricetta.

Biscotti di fave e mandorle al cioccolato fondente
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