Dalle Strade a scorrimento enologico fino al Museo del Cavatappi, alle cantine subacquee e ai Festival con degustazione. Un Mondo di Vino a Brescia.
I percorsi di Visit Brescia tra i vigneti e i calici di Franciacorta, Garda, Valle Camonica e Colli Longobardi.
.Accade così che, in un territorio ricco di vigneti come quello della provincia di Brescia, siano gli stessi acini a dettare la traiettoria di itinerari che non parlano solo di metodi di produzione, di bouquet e di invecchiamento, ma anche di culture e storie molto diverse tra loro. Tutte sono però unite dalla stessa passione per un calice identitario che trasmette il gusto per il fare e per la conservazione di caratteri comuni ai paesaggi e ai luoghi di provenienza. Visit Brescia propone un’ideale guida alla scoperta di percorsi fatti di cantine e brindisi tintinnanti.
Italia in Rosa
Venerdì 7, sabato 8 e domenica 9 giugno 2019, dalle ore 17.00 alle 23.00, il mondo dei vini rosé si riversa sul Lago di Garda per la dodicesima edizione di Italia in Rosa, il più importante evento italiano dedicato ai vini rosati. Sulla sponda bresciana del Lago di Garda, l’incantevole castello di Moniga offre una cornice suggestiva per l’assaggio libero di più di 150 etichette, in un viaggio completo nell’enologia italiana dai colori sfumati. Il programma – consultabile sul sito www.italiainrosa.it – prevede anche degustazioni guidate da esperti sommelier per operatori e giornalisti e momenti di approfondimento tecnico. Inoltre, sarà presente in tutti i giorni della manifestazione un’area food con piatti tipici dell’Alto Garda e spuntini in abbinamento ai vini
Strada del Franciacorta
Un chiaro esempio della capacità di individuare un punto di incontro tra storia, natura e tradizione enologica è incarnato dalla Strada del Franciacorta, tragitto di 90 chilometri il cui nome non può che richiamare nella mente e nelle papille degli appassionati di vino il frutto dei famosi vigneti collinari di una zona da sempre segnata dalla vocazione alla viticoltura. Tra torri medievali, antichi palazzi, castelli e piccoli borghi, il percorso si snoda attraverso i 19 comuni della provincia di Brescia ed è un simbolo del turismo enogastronomico in un territorio la cui storia si intreccia con quella del contado dell’età viscontea, della Serenissima, delle Corti Franche e dei monacicluniacensi. Le cantine disseminate lungo l’itinerario raccontano le diverse vicende delle famiglie franciacortine che rappresentano la tradizione di un vino a denominazione di origine controllata e garantita (DOCG), famoso in tutto il mondo.
Strada dei vini e dei sapori del Garda
Interessata, a partire dal 2001, da un’intensa attività di valorizzazione ad opera dell’associazione no-profit “Strada dei vini e dei sapori”, quella del Garda è un’area ricca di gusti, sapori, bellezze paesaggistiche, siti storici e culturali.
Sono circa 100 gli associati tra cantine, hotel, agriturismi, ristoranti, frantoi, produttori, musei ed enti, che tengono alto il nome di un territorio da scoprire attraverso 5 itinerari automobilistici e 1 itinerario ciclistico incentrati su cibo, vino, ospitalità e cultura. Il turista enologico ha l’imbarazzo della scelta, in un tour a tappe che comprende varietà locali come Lugana, Valtènesi e San Martino della Battaglia.
Strada del vino colli dei Longobardi
Tra la città di Brescia, le ultime propaggini delle Prealpi bresciane e il territorio pianeggiante a Sud-Est, la Strada del Vino Colli dei Longobardi è un itinerario enogastronomico che si insinua in un’area tradizionalmente animata dalla produzione vitivinicola. Dal vigneto urbano del Pusterla, anticamente utilizzato per la mensa delle monache desideriane del monastero di S. Giulia, il percorso si sposta in pianura verso Azzano Mella, corte donata da Carlo Magno al monastero di S. Salvatore in Brescia, di fondazione longobarda. Spostarsi lungo il tragitto significa tuffarsi nella storia di centri come Pongatello, Cipriano del Colle, Poncarale, Fiero e Montirone, in una distesa di filari che giunge fino alla collina di Castanedolo.
I vigneti della Valle Camonica
Nel 2003, il riconoscimento dell’Indicazione Geografica Tipica dei vini della Valle Camonica ha dato impulso al recupero della viticoltura nella zona e dei valori a esso legati. Lavoro, territorio, originalità, biodiversità e tradizione sono principi irrinunciabili per i vigneti di montagna, espressioni da scoprire attraverso percorsi didattici come “Tra vigne e Vini” (i vigneti e le cantine del conoide della Concarena) che punta i riflettori sugli splendidi paesaggi della campagna del conoide, tocca la casa museo di Cerveno e interessa cantine vitivinicole come Rocche dei Vignali, Monchieri, Concarena, Flonno e Cascina Casola. Cinque bacheche informative illustrano la storia della viticoltura in Valle Camonica e offrono anche numerosi spunti per dare al viaggio un respiro più ampio, deviando verso le incisioni rupestri di Capo di Ponte, le Calchere di Ono San Pietro, il centro storico di Cerveno o la parrocchiale vecchia di San Maurizio a Losine
Nautilus: lo spumante che invecchia in fondo al Lago d’Iseo
Per scovare uno dei più originali esiti della produzione vinicola della provincia di Brescia, bisogna abbandonare la terra e immergersi letteralmente nel Lago d’Iseo, i cui fondali sono stati scelti da Alex Bellingheri per l’invecchiamento del suo Nautilus Crustorico. Non possedendo una cantina adatta allo scopo, il vignaiolo ha deciso di produrre uno spumante Metodo Classico, ottenuto da ultrasecolari Uve Rosse autoctone (Ciass Negher) provenienti da ceppi storici, affinandolo a quaranta metri di profondità nelle acque di fronte a Monte Isola. Un’area di oltre 65 Km quadrati invisibile agli occhi di chi non indossa maschera e bombole da sub ospita la fermentazione di 1.550 bottiglie, che godono di una pressione fissa a 4 bar e di una temperatura costante di 5 gradi, lontano dalla luce e dall’influenza delle fasi lunari.
Vigneto urbano del Pusterla
Alle pendici del Castello di Brescia, quello del Pusterla è il vigneto urbano più esteso d’Europae nel 2017 è stato tra i vincitori del premio “La Fabbrica nel Paesaggio”, lanciato nel 2010 dal Club per l’UNESCO di Foligno e Valle del Clitunno. Concepito come un’opera di restauro del paesaggio, il recupero dell’area e della coltivazione si è concentrato sull’uva Invernenga, vitigno autoctono favorito dalle condizioni uniche in termini di composizione e pendenza del terroir, che assicura il corretto apporto di luce solare, un perfetto drenaggio e correnti pomeridiane purificatrici provenienti dal Monte Guglielmo.
Il Museo del Vino e del Cavatappi
Intitolata al noto letterato del ‘700 e situata a Ciliverghe di Mazzano, tra Brescia e il Lago di Garda, Villa Mazzucchelli ospita Il Museo del Vino e del Cavatappi. Negli ambienti della barchessa occidentale della villa, l’area espositiva si estende su tre piani. Il primo, interrato, è dedicato alla coltura della vite e vinificazione e riunisce alcuni strumenti specifici del vignaiolo, come falcetti, pigiatrici, torchi e un carro piemontese per il trasporto dell’uva. Al piano terra, un torchio del XVII secolo introduce la sezione che sviscera i segreti dell’Elaborazione e dell’imbottigliamento del vino. Al suo interno, trovano spazio attrezzi per il prelievo di campioni, densimetri e termometri per valutare il decorso e la regolarità della fermentazione, soffietti e pompe per il travaso nelle botti e filtri per l’illimpidimento. I Cavatappi e le tappatrici d’epoca sono invece gli indiscussi protagonisti dell’eclettica collezione all’ultimo piano – una delle più vaste al mondo – che comprende modelli di ogni forma e provenienza.
Museo del vino cantina Ricci Curbastro in Franciacorta
Inaugurato nel luglio 1986 e ampliato negli anni, Il Museo Agricolo e del Vino Ricci Curbastro è una realtà unica in Franciacorta che conserva nei rustici dell’Azienda Agricola migliaia di oggetti testimoni del lavoro d’altri tempi. Aperta tutto l’anno, l’esposizione si dipana in quattro sale divise per temi e visitabili previa prenotazione secondo quattro programmi a scelta. Tra questi, il più completo, per un minimo di quattro partecipanti al prezzo di 25 euro a persona, propone un cammino storico tra il Museo e i suoi vini Franciacorta. La visita guidata passa dal Museo alle cantine dell’Azienda Agricola Ricci Curbastro con illustrazione dei processi di produzione e comprende la degustazione di un calice di Franciacorta Zero Dosage «Gualberto» 2009, Franciacorta Saten Brut Museum Release 2006 and Franciacorta Extra Brut Museum Release 2006, accompagnata da grissini e scaglie di grana.
Festival Franciacorta in Cantina
In un territorio così ricco di strade, vigneti e musei, non possono certo mancare le manifestazioni legate al mondo del vino. Dal 14 al 15 settembre 2019, il Festival Franciacorta in Cantinaconsente agli appassionati di vivere un weekend tra cultura, sport, natura e food&wine. L’area di produzione diventa un orizzonte da percorrere in lungo e in largo, partecipando a tour in bus, itinerari di trekking o in bicicletta, visite di abbazie, borghi, palazzi, ville, giardini e riserve naturali della Franciacorta. Le degustazioni delle bollicine con abbinamenti ad hoc nelle cantine e le passeggiate tra filari e vigneti si qualificano naturalmente come gli appuntamenti clou in un vasta programma disponibile sul sito festivalfranciacorta.it.