Il coronavirus ferma anche Cibus 2020. In seguito al DPCM del 9 marzo firmato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha reso tutta l’Italia «zona protetta» con conseguenti limitazioni anche per gli spostamenti, gli organizzatori dell’evento hanno deciso di rinviarlo. Il famoso Salone internazionale dell’Alimentazione si sarebbe dovuto tenere a Parma a maggio, ma in seguito allo slittamento è stato spostato al mese di settembre. Questa decisione segue quella già presa da Taste, Vinitaly e Identità Golose, tutti temporaneamente annullati per l’emergenza sanitaria che si è abbattuta sull’Italia.
Gli organizzatori di Cibus 2020 hanno diramato un comunicato ufficiale per spiegare i motivi che hanno portato al rinvio della manifestazione. Nella nota si legge che la Fiera di Parma, dopo aver appreso delle nuove disposizioni del governo legate all’emergenza coronavirus, e soprattutto del crescente blocco dei voli aerei da e per l’Italia, di concerto con Federalimentare ha preferito spostare l’evento dall’1 al 4 settembre.
Vinitaly 2020 slitta per emergenza coronavirus: le nuove date
I responsabili hanno aggiunto che questa decisione rispecchia appieno quanto già avvenuto con Vinitaly e con tutto il calendario fieristico internazionale. Inoltre è stato sottolineato che si è provveduto a comunicare tutto al tavolo di crisi del Ministero degli Affari Esteri sul Made in Italy.
Cibus 2020 a settembre per tutelare le aziende
Fiere di Parma ha preferito collocare Cibus 2020 dall1 al 4 settembre e non più al mese di maggio anche per tutelare gli interessi e gli investimenti di tutte le aziende che hanno già aderito alla manifestazione. Lo spostamento della data ha come obiettivo primario quello di garantire lo stesso e consistente afflusso di visitatori e di addetti ai lavori sia italiani che stranieri che negli anni l’evento ha fatto segnare nel settore agroalimentare.
Questa corposa presenza, d’altronde, difficilmente si sarebbe verificata se la kermesse si fosse tenuta a maggio, soprattutto a fronte dei numerosi divieti introdotti da vari Paesi che non permettono di mettersi in viaggio per l’Italia. L’amministratore delegato del Salone Internazionale dell’Alimentazione, Antonio Cellie, ha spiegato che a questo punto Cibus 2020 a settembre si propone di diventare il punto di riferimento per il comparto agroalimentare Made in Italy e per il mercato internazionale in vista della stagione autunnale.
Intanto è stata annunciata anche un’importante novità che dimostra come, nonostante lo stop forzato per l’allerta sanitaria da Covid-19, i progetti della manifestazione non si siano affatto fermati. Infatti è stato annunciato che il catalogo di Cibus è diventato «Mybusiness.Cibus.it». Si tratta di un vero e proprio motore di ricerca che consente ai professionisti del settore non solo di prendere visione delle informazioni del catalogo, ma anche di tutti i prodotti che le aziende inseriscono nei propri siti e che sono stati prontamente indicizzati e federati.