KFC, la famosa catena di fast-food statunitense specializzata nella preparazione a base di menù di pollo, ha annunciato un’importante novità che potrebbe rivoluzionare l’intero settore. L’azienda infatti ha avviato una collaborazione con i russi di 3D Bioprinting Solutions per creare la prima carne di pollo in laboratorio e avere così sul mercato le sue popolari crocchette di pollo stavolta realizzate tramite stampa 3D. Una soluzione volta non solo alla sostenibilità, ma anche alla riduzione della lavorazione della carne tradizionale, esigenza emersa dopo lo scoppio dell’epidemia di coronavirus.
I nuovi nuggets dovrebbero essere distribuiti a Mosca entro la fine di quest’anno. Il progetto prevede che siano realizzate con materiale vegetale e cellule animali coltivati opportunamente in laboratorio. KFC metterà a disposizione della ditta russa la sua panatura e le spezie utilizzate per questo piatto, e in questo modo sarà più agevole riproporre le crocchette di pollo stampate in 3D con un aspetto e un gusto del tutto in linea con quelle classiche.
La società di fast-food americana punta così a proporre ai suoi clienti dei prodotti che abbiano un impatto ambientale notevolmente ridotto. Citando un articolo pubblicato sulla rivista specializzata Environmental Science & Technology, KFC nel suo comunicato stampa ha ricordato che la lavorazione della carne da cellule e tramite tecnologia riesce a garantire la metà dei consumi legati all’energia, a ridurre le emissioni inquinanti di gas serra del 25% e, in più, permette di sfruttare una media di 100 terreni in meno al confronto con gli allevamenti tradizionali.
KFC: le crocchette di pollo in 3D rientrano in quello che sarà il ristorante del futuro
Nei prossimi mesi, dunque, partiranno i primi test in Russia sulle crocchette di pollo preparate in laboratorio e tramite stampante 3D. In caso di esito positivo, KFC ha intenzione di immetterle sul mercato russo già in autunno, dopodiché dovrebbero arrivare anche nel resto del mondo. Raisa Polyakova, amministratore delegato di KFC Russia and Commonwealth Independent States, ha dichiarato che quest’innovazione rappresenta l’ennesimo passo verso il cosiddetto «ristorante del futuro» che la multinazionale degli Stati Uniti intende lanciare a livello internazionale.
La dirigente ha sottolineato che i nuggets prodotti con la tecnologia in 3D bioprinting hanno le potenzialità per diventare un punto di riferimento verso il lancio di alimenti sani e all’insegna della sostenibilità. Ha aggiunto che i vertici dell’azienda sono orgogliosi di poter fornire un valido contributo allo sviluppo di questo progetto, con l’auspicio che presto i menù a base di carne non derivante da allevamenti tradizionali possano essere fruibili per i clienti russi e, in un secondo momento, degli altri Paesi.
Nuova console di gioco da KFC: non solo pollo fritto
Yusef Khesuani, co-fondatore di 3D Bioprinting Solutions, ha affermato che il connubio con KFC potrebbe fungere da trampolino di lancio per ampliare la produzione di cibo da cellule di carne coltivate in laboratorio. Infatti, nel momento in cui sarà possibile rendere questa rivoluzionaria tecnologia più accessibile alle altre aziende, si potranno offrire ai clienti diverse soluzioni all’insegna della sostenibilità e della tutela dell’ambiente.