Una ricerca del Politecnico di Milano mostra lo stato dell’e-commerce alimentare italiana: nel 2019 tocca 1.6 miliardi di euro, con un incremento del 39% rispetto al 2018.
Sono nove milioni gli italiani hanno acquistato cibo online nel 2019.
L’ultima ricerca Netcomm-Tuttofood sul commercio elettronico per il Food&Grocery riporta in un anno un aumento del valore del settore del 42% per una spesa di 1,6 miliardi di euro. A trainare il comparto è la diffusione sempre più capillare dei servizi di consegna di pasti a domicilio, che rappresentano il 73% del giro d’affari del settore, coprendo il 93% dei centri con più di 50mila abitanti.
«I numerosi progetti, avviati e consolidati negli ultimi anni, hanno potenziato un’offerta online fino a qualche tempo fa piuttosto limitata,» spiega Valentina Pontiggia, Direttore dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm del Politecnico di Milano «ma la strada da percorrere è ancora lunga».
E-commerce italiana febbraio-marzo
Il lockdown imposto per limitare il Covid-19 ha portato molte più persone verso la spesa online. Previo isolamento, la corsa ai supermercati ha caratterizzato moltissimi Paesi inclusa l’Italia.
Dai supermercati fisici poi, compreso il netto benefico di non contribuire al contagio, restando a casa, si sono lanciati, quindi sull’e-commerce alimentare.
Le regioni italiane più attive sul fronte della ricerca della spesa online:
- Piemonte (Torino);
- Sardegna (Sassari e Cagliari);
- Lombardia (Pavia, Monza, Bergamo e Milano);
Le keywords più cercate dagli utenti per trovare supermercati online:
- spesa online esselunga
- esselunga
- esselunga online
- spesa conad online
- conad online
Le piattaforme di supermercati online
Sul fronte della crescita vince Supermercato24 con un +1.230%, mentre dal punto di vista del numero di visite Esselunga vince con Esselunga.it e Esselungaacasa.it rispettivamente con quasi 9 e 7 milioni di visite.
Sul fronte delle piattaforme dedicate ai commercianti locali Spesarossa.it, nata 3 settimane fa, raccoglie oltre 20.000 visite in 15 giorni.
Esselunga
Esselunga è la prima catena ad aver reso gratuito il servizio di consegna agli over 65. Per far fronte al sovrannumero di richieste l’azienda ha deciso di contingentare le richieste ad una a settimana per ogni utente.
Ciononostante i problemi logistici non mancano: Esselunga propone allora un buono spesa di trenta euro per ogni utente coinvolto in situazioni di disagio.
Supermercato24
Supermercato24 è un marketplace che collabora con circa venti supermercati partner e si serve di picker pagati a consegna. È attivo in oltre 34 province italiane. Nel giro di pochi giorni, «L’impennata delle richieste – aveva fatto sapere l’ufficio stampa – ci ha costretto ad allungare i tempi nell’ordine dei quattro-cinque giorni lavorativi, e ciò accade un po’ in tutte le aree in cui operiamo».
Nonostante le difficoltà, Supermercato24 soddisfa in media 600 spese al giorno e vanta oltre 250 mila utenti registrati.
Altri Supermercati
Coop
Il portale EasyCoop ha cambiato strategia e invita i suoi utenti a verificare la disponibilità delle fasce orarie prima di comporre il carrello. Le consegne rispecchiavano una situazione tutt’altro che rosea, in fatto di tempistiche. Da un quadro poco incoraggiante spicca però un’iniziativa che riaccende la speranza. Il coinvolgimento della ANCI e del Dipartimento della Protezione Civile ha attivato un protocollo d’intesa per un servizio di consegna gratuita a beneficio di persone non autosufficienti o impossibilitate dall’uscire di casa o impegnate in servizi di emergenza. Saranno volontari locali, una volta stilata la lista nei rispettivi Comuni dei soggetti interessati, a prendersi cura delle consegne.
Conad
Conad è presente sul eCommerce con il servizio «ricevi la spesa a casa» in 15 province italiane. Inizialmente il ritmo viene sostenuto entro le 24 ore, ma la situazione degenera presto e il limite massimo di clienti da servire viene altrettanto rapidamente raggiunto.
Carrefour
La catena francese per far fronte alle richieste aveva inizialmente tentato di limitare l’accesso agli ordini raccomandando di consentire l’accesso solo a persone strettamente bisognose del servizio come anziani, diversamente abili e neo genitori. Purtroppo il lancio del messaggio online non è andato come previsto, tanto che ora solo per accedere al servizio avrete bisogno di più di un paio d’ore d’attesa.