Tra cinema e libri dedicati alla montagna, dal 29 aprile all’8 maggio uno dei prodotti simbolo del Trentino, la grappa, sarà tra i protagonisti con attività collaterali e visite alle distillerie di uno dei festival del cinema più importanti d’Italia grazie alla partnership con l’Istituto di Tutela
La grappa del Trentino incontra cinema e letteratura
Ancora una volta infatti l’Istituto di Tutela Grappa del Trentino sarà tra i principali partner della settantesima edizione del Trento Film Festival, Montagne e culture. Una collaborazione questa che sta diventando storica tra le due realtà che incarnano in assoluto l’essenza del Trentino e lo spirito internazionale. Ogni giorno un desk di degustazione aperto a tutti i visitatori del Festival dove si alterneranno i protagonisti della grappa del Trentino per raccontare non solo il prodotto, ma anche la sua storia che passa da persone a valli del territorio.
Trento Film Festival: la grappa del Trentino protagonista
L’Istituto accompagna il Festival e ne condivide lo spirito, il Festival tutela la montagna l’Istituto tutela l’arte del distillare come patrimonio della montagna. «Una partnership di prestigio quella con la settantesima edizione del Festival che celebriamo anche noi con le nostre eccellenze – spiega il presidente dell’Istituto Tutela Grappa, Bruno Pilzer – i valori che rappresentano da sempre la montagna e il Trentino li si ritrovano tutti nella nostra grappa, a partire dalle materie prime che grazie proprio alla loro territorialità esprimono in bottiglia un pezzo di storia e di tradizione che ormai è attrattiva di migliaia di turisti ogni anno».
L’Istituto è stato fondato nel 1960
Con l’obiettivo di tutelare e promuovere il prodotto. Oggi conta 25 soci dei quali 22 sono distillatori e rappresentano la quasi totalità della produzione trentina ed ha il compito di valorizzare la produzione tipica della Grappa ottenuta esclusivamente da vinacce prodotte in Trentino e di qualificarla con un apposito marchio d’origine: il tridente con la scritta “Trentino Grappa”. Quello della grappa in Trentino è un settore di non piccolo conto, soprattutto se calato nell’economia locale.
L’Istituto di Tutela Grappa del Trentino al Vinitaly 2022
Ogni anno vengono prodotti in Trentino circa 7.500 ettanidri di grappa
Il 10% del totale nazionale in bottiglie da 70 cl, vale a dire circa 2,5 milioni di bottiglie equivalenti, distillando 13000 tonnellate di vinaccia. Tre le tipologie principali di grappa prodotta: quella da uve bianche e aromatiche (60% del totale) e il restante 40% uve a bacca rossa. La grappa del Trentino è anche un grande veicolo per il turismo del territorio. Grazie allo svilupparsi del cosiddetto “grappa turismo” e alla attenzione delle singole distillerie a questo segmento, ogni anno migliaia di visitatori entrano in almeno una distilleria portando in giro per il mondo il prodotto simbolo della provincia, la grappa appunto.
Il valore aggiunto del marchio: Territorio, Tempestività, Tradizione e Tutela.
Sono le 4 “T” che sintetizzano la ricetta per una grappa di qualità. La ricetta è scritta nel disciplinare di produzione delle grappe marchiate con il Tridente. Si potrebbe dire l’unica “Docg” dei distillati in Italia. A garantire questa qualità è la messa in atto del disciplinare dell’Istituto di Tutela Grappa del Trentino.
L’anima del Trentino
La provincia di Trento, prevalentemente montuosa, vanta vinacce di grande pregio: l’acidità, normalmente elevata, le rende difficili prede di microrganismi dannosi, mentre le condizioni pedoclimatiche favoriscono in modo eccezionale la ricchezza in principi aromatici. Sotto questo profilo concorre in modo notevole anche la tipologia dei vitigni tra i quali spiccano quelli aromatici o semiaromatici: Moscato, Müller Thurgau, Traminer, Riesling, Silvaner e Nosiola. Le varietà sono distribuite in singoli territori che così come il vino diventano famosi per una tipologia di grappa.