Unire la parola “bambini”, con il termine “cibo”, agli occhi di molte persone è un’impresa tutt’altro che facile e colma di compromessi. Spesso, si pensa al bambino come a un essere da riempire di alimenti dal sapore dolce e junk food “perché almeno mangia qualcosa”. Siamo sicuri, tuttavia, che questo comportamento sia corretto? E soprattutto, è davvero necessario? I gusti alimentari dei bambini seguono sul serio dei canoni specifici e indiscutibili, oppure esiste un’altra faccia della medaglia?
I gusti alimentari dei bambini: fin dal principio
Il primo rapporto effettivo che ognuno di noi stabilisce col cibo, comincia all’età dello svezzamento. Quel periodo nel quale i genitori si barcamenano tra una pappa e l’altra, cercando di far assumere ai propri figli i nutrimenti essenziali per il loro sviluppo. Qui, i piccoli iniziano a fare passo dopo passo, conoscenza con l’alimentazione. D’altra parte, però, naturalmente a quell’età essi non sono in grado di scegliere con che cosa nutrirsi, dunque si affidano ciecamente alla guida di chi si occupa di loro.
Ed è proprio questa, la chiave di tutto. Sovente, nella testa delle persone è instillato un pensiero secondo il quale esistono cibi più “baby friendly” di altri. Uno stereotipo ancora oggi duro a morire, è quello che concerne frutta e verdura. Sebbene la consapevolezza sull’importanza degli alimenti vegetali sia in aumento, lo stigma del “cibo verde”, spesso rimane. Di frequente si guarda a frutta e verdura come alimenti sani e importanti da introdurre nella dieta del bambino, ma che faranno senz’altro fatica ad accettare. Dunque, si dovrà ricorrere a chissà quali tecniche per mascherarne il sapore.
Tuttavia, se i bambini tendono a rifiutare frutta e verdura, dunque a sviluppare con questi alimenti un rapporto difficile, è perché i genitori manipolano i gusti dei figli fin dalla più tenera età. Già dalla prima infanzia, i bambini vengono a conoscenza di piatti carichi di sale e grassi, bevande zuccherate, snack tutt’altro che salutari. Lo si fa con innocenza, pensando che “in fondo sono bambini”, e che “nessuno è mai morto per un bicchiere di coca cola o per una caramella”.
Tempo di agire
La dura realtà, è che nulla, nessuna azione che compiamo è priva di conseguenze. Tanto meno, le nostre scelte alimentari. Ciò che ai nostri occhi può sembrare innocente, può provocare danni molto seri. Abituare i bambini a cibi carichi di grassi, sale e zuccheri, facendo passare quest’ultimi come “normali”, o addirittura come premi, può risultare parecchio pericoloso.
Metalli pesanti negli alimenti per bambini
Al contrario, ciò che è doveroso fare, è abituare i nostri piccoli al cibo naturale, senza zuccheri, sale, o altri additivi. In questo modo, non solo permetteremo ai bambini di conoscere il vero sapore degli alimenti, ma li proteggeremo da una miriade di problemi di salute. E non dovremmo poi ricorrere a misure straordinarie in futuro, al fine di riparare i danni.
Teniamo però a mente che il buon esempio parte dagli adulti. Cercare d’impostare una dieta sana per i propri figli, è un compito molto più facile se anche le nostre abitudini alimentari sono salutari. Ricordiamoci che insalate e frullati non fanno esclusivamente parte di una noiosa dieta detox, ma sono alleati della salute, e possono essere molto più colorati e fantasiosi di quanto possiamo immaginare. Inoltre, gli ortaggi, tra colori e sapori differenti, sono tutt’altro che noiose, e i modi di assumerli sono pressoché infiniti.