È il re della cucina, il signore delle spezie, lo zafferano grazie alle sue proprietà si aggiudica il primato in assoluto; è la spezia per eccellenza, conosciuta in tutto il mondo e impiegata in vari comparti, non solo nella cucina ma anche in quello tessile per colorare i capi. 100% naturale, dalla sua coltivazione nei campi al confezionamento nelle pratiche bustine; definito dagli esperti Oro Rosso per il suo costo e per essere così pregiato. Può cambiare popolo, nazione o regione…cambia il piatto, la ricetta ma li accomuna l’utilizzo di questo must have della cucina: la paella, il risotto alla milanese, le arancine e il risotto con i porcini sono tutte pietanze con un denominatore comune, il crocus.
Coltivare l’oro rosso
Lo zafferano si ricava da tre stigmi che produce un fiore dal viola acceso; non si può coltivare ovunque perchè per sbocciare necessita di un terreno argilloso e un clima, che sia particolarmente piovoso in primavera e secco in estate. Si seminano durante il mese di Luglio, mentre la raccolta è prevista in autunno; possiamo dire che, lo zafferano sia un fiore di stagione ecco. La raccolta avviene alle prime ore dell’alba, prima che i fiori si aprono, così da trattenere meglio l’aroma spezziato. E’ un lavoro che va svolto regolarmente a mano, è un lavoro duro e faticoso, anche perchè per ottenere un 1kg di zafferano necessitano circa 100.000 fiori. Un video caricato in rete, mostra come staccare questi stigmi dal resto del fiore: un lavoro di pollice e indice; le due estremità vanno tenute fra queste dita, le prime terrano delicatamente il fiore e le altre sfileranno, sempre dolcemente queste antennine rosse. Gli stigmi subiscono un processo di essicazione e di conservazione in dei vasetti di vetro con tappo in sugero, per non far dispere quelle proprietà che lo rendono così unico nel suo genere.
Una storia antichissima: lo zafferano tra i miti dei popoli antichi
Abbiamo molte testimonianze che affermano l’importanza e l’antichità del prodotto presso i popoli antichi, come i Greci per esempio, che su questa meraviglia della natura hanno creato ben due miti per spiegarsene le origini. Il primo riguarda la storia d’amore tra una ninfa e un uomo, Croco avversato dagli dei, i quali trasformarono il ragazzo in questo splendido fiore; il secondo narra che il dio Mercurio, per errore colpì il giovane con un fulmine e che per ricordare l’amico, tinse i pistilli con il suo sangue. Ha origini davvero antichissime e c’è traccia di quest’ultimo nell’Antico Testamento e presso il popolo Egizio. Pare che la culla della spezia sia l’India, per poi essere introdotta in Spagna e così via… Nel nostro paese, arrivò grazie alle mani di un monaco dell’inquisizione.
Lo zafferano e i suoi benefici
Come accenavamo poco prima, lo zafferano non viene impiegato solo dagli chef nei piatti, ma ha benefici e proprietà straordinarie. E’ un antiossidante e ultime ricerche scientifiche hanno provato che proprio gli antiossidanti, aumentano le capacità di apprendimento, sono utili nel regolare l’umore e rallentano i processi degenerativi dell’Alzahimer e per ultimo è unafrodisiaco naturale, insomma una vera ricchezza.