Secondo un recente studio, una dieta a base vegetale può ridurre il rischio di diabete di tipo 2 quando sostituisce la carne convenzionale lavorata o rossa.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Scientific Reports, ha esaminato se la sostituzione dell’assunzione di carne lavorata e rossa con alimenti a base vegetale possa ridurre il rischio di diabete di tipo 2 (T2D) in individui finlandesi.
“Il diabete è un problema significativo per la salute pubblica e la sua prevalenza è aumentata costantemente a livello globale negli ultimi decenni”, scrivono i ricercatori nello studio. “Nel 2019, circa 463 milioni di adulti vivevano con il diabete e si prevede che la prevalenza raggiungerà il 10,9% (700 milioni) entro il 2045”.
I risultati
Lo studio, che ha utilizzato i dati di cinque diverse coorti di individui finlandesi di età pari o superiore a 25 anni, ha rilevato che la sostituzione parziale di prodotti a base di carne lavorata e carne rossa con frutta, cereali e noci potrebbe ridurre leggermente il rischio di insorgenza di T2D tra i maschi. Secondo i ricercatori, nessuno studio precedente si è concentrato sui sostituti a base vegetale o ha incluso verdure o frutta nei modelli di sostituzione della carne sul rischio di T2D.
La ricerca mirava a esaminare l’impatto del passaggio da una dieta a base animale a una dieta a base vegetale sul rischio di insorgenza di T2D, poiché è noto che le diete ricche di carne rossa e lavorata non sono sostenibili dal punto di vista ambientale e aumentano il rischio di insorgenza di T2D, oltre ad altri rischi per la salute. Le diete a base vegetale ricche di fibre, invece, proteggono dal diabete e da una serie di altri problemi di salute, tra cui le malattie cardiache, l’ipertensione e alcuni tipi di cancro.
Per lo studio i ricercatori hanno esaminato i dati di 41.662 individui finlandesi. Per valutare la salute dei partecipanti sono state utilizzate misure sanitarie, valutazioni sierologiche di campioni di siero e questionari autodichiarati, con dati collegati ai registri sanitari della Finlandia.
Gli individui con T2D all’inizio dello studio sono stati esclusi da tutte le analisi e sono stati seguiti per una media di 11 anni, durante i quali sono stati segnalati 1.750 casi di T2D di nuova insorgenza.
Lo studio ha rilevato che una riduzione leggermente significativa del rischio di insorgenza di T2D è stata osservata tra coloro che hanno sostituito parzialmente i prodotti a base di carne lavorata e la carne rossa con la frutta e con i cereali di frumento, orzo, avena e segale. Tuttavia, la sostituzione dell’assunzione di carne con verdure e legumi non ha prodotto risultati simili.
Benefici a base vegetale
Secondo i ricercatori, l’effetto protettivo della frutta contro la T2D può essere dovuto al ricco contenuto di polifenoli e fibre della frutta. Anche il peso corporeo associato a un elevato consumo di frutta può avere un ruolo importante. L’elevato consumo di cereali integrali è associato a livelli più bassi di insulina a digiuno e a una migliore sensibilità all’insulina, probabilmente regolata dall’elevato contenuto di fibre nei cereali integrali e dalle vitamine, minerali e sostanze fitochimiche che li compongono.
Secondo i ricercatori, vale la pena notare che le relazioni più forti tra l’assunzione di alimenti a base vegetale e la riduzione del rischio di T2D sono state osservate tra i maschi, il che potrebbe essere dovuto al maggiore consumo di carne e alla minore tendenza al consumo di alimenti a base vegetale tra gli uomini, che costituiscono quasi l’80% dei partecipanti allo studio.
I risultati dello studio sono in linea con le ricerche esistenti sui benefici di una dieta a base vegetale nel ridurre il rischio di T2D e i ricercatori affermano che i nuovi risultati suggeriscono associazioni simili per la sostituzione della carne rossa o lavorata con la frutta. “Queste associazioni sono state riscontrate soprattutto negli uomini. “Questi risultati indicano che il passaggio a diete più sostenibili può essere vantaggioso anche in termini di prevenzione del T2D”.
