L’Italia a tavola secondo il New York Times parte dal Friuli. Recensire un libro di cucina italiana è già un azzardo per gli anglosassoni, popolazioni che normalmente non eccellono per sensibilità culinaria. Recensire un ricettario culinario di una regione come il Friuli che oltretutto risente delle influenze confinanti è veramente un tuffo nel vuoto. Ma vediamo l’Italia a tavola secondo il New York Times.
Ristorante Boulder in Colorado propone piatti friulani
Come dicevo occuparsi di cucina italiana per un americano è di per se una cosa complicata, pensate se a cucinare i piatti friulani ci si mettono Bobby Stuckey e Lachlan Mackinnon-Patterson che sono anche gli autori del libro: Ussignur! Secondo il New York Times i due signori in questione propongono i veri piatti della cucina friulana. Una delle loro immense (ironico) proposte è il rafano nell’insalata di radicchio, bisogno partire subito per il Colorado per assaggiare questa délicatesse.
Questa è la ricetta originale
Lavare i radicchi e tagliarli in 2 parti, senza eliminare il poc.
Scaldare un po’ d’olio in una pentola antiaderente, aggiungere il radicchio tardivo e rosolarlo a fuoco alto per un paio di minuti. Abbassare quindi la fiamma aggiungere il radicchio di campo salare pepare e cuocere il tutto a fuoco moderato, coperto per ancora 5 minuti. Spegnere il fuoco aggiungere la noce di burro e lasciar riposare i radicchi ancora per un paio di minuti.
In un piatto grattugiare grossolanamente la mela e il montasio, adagiare i radicchi e grattugiare il kren. Scusate dove è il rafano? Deve averlo dimenticato questo verduraio rimbambito! È ovvio che i due signori americani hanno rivisitato un piatto come questo.
Quando L’Italia è tavola secondo il New York Times
Altra ricetta tagliolini al Portonat, miii che camurriaaaa!!! Non esistono i tagliolini al Portonat, il Portonat è il nome di un ristorante in Friuli, mentre la ricetta si chiama Tagliolini al San Daniele.
Ma ora arriva il colpo di genio, l’autorevolissimo NYTimes ci dice: “…Un semplice piatto da ristorante e pensate che gli autori insistono sul prosciutto di San Daniele e una pennellata di panna”. Miseriaccia!!! La panna? La Panna? Perchè i tagliolini al San Daniele non li fate con i wulstel di Bavaria? Ovviamente potrei continuare ad infierire ma è palese che il NYTimes non ha recensito un libro di ricette friulane, ma bensì un ricettario friulano rivisitato da due signori del Colorado. Che vi posso dire? Per citare un nostro grande concittadino, con tutto il rispetto “Americà facce Tarza!”.