Esiste un prodotto in Giappone che ha una storia e una fama molto interessanti: i noodles istantanei.
Il genio nasce il 5 marzo del 1910, srotolandosi lungo una storia molto più affascinante e complessa.
Nascono i noodles
Saikebon e Nissin spiccano tra i marchi più conosciuti.
Nel 2015 l’Instant World Pasta Association (WINA) ha notato 52 paesi hanno consumato 97,7 miliardi di porzioni che la Cina e Hong Kong hanno consumato 40.430 milioni e l’Indonesia hanno consumato 13,20 miliardi di porzioni
Oggi ne esistono moltissime tipologie e flavor.
Sono un prodotto molto comune nei supermercati.
Dal del primo Chicken Ramen nel 1958 le tappe dell’evoluzione sono numerose.
In un piccolo capannone dietro la città di Ikeda, nella prefettura di Osaka, Momofuku Ando inizia il suo progetto.
Dopo il primo anno di duro lavoro, i risultati non tardano ad arrivare. Il ramen istantaneo diventa presto un gran successo in tutto il Giappone.
Pratiche Pause Pranzo
Poco
tempo dopo, nel 1971, Momofuku intraprende un viaggio negli Stati
Uniti, dove viene a conoscenza di nuovi e rivoluzionari metodi di
consumo dei suoi noodles.
Nei supermercati americani i
manager usavano metterli in una ciotola e usare la forchetta per
portarli alla bocca e da qui l’idea del cupnoodle come lo
conosciamo oggi.
I
noodles istantanei si presentano in due parti: una porzione di pasta
lunga precotta e disidratata, oli, condimenti, aromi tutti e tre in
bustina per ottenere il brodo.
Entrambe le parti necessitano di
una dose di acqua calda, generalmente al massimo una tazza e pochi
minuti di pazienza sono necessari allo scopo.
Il Ramen alla conquista dello spazio
Le ambizioni di Momofuku hanno sempre volato più alto delle sue possibilità, ma ora che i mezzi lo consentivano, poteva dedicarsi a metodi di produzione a gravita zero.
Il ramen spaziale è basato su un metodo di liofilizzazione istantanea dell’olio caldo su cui Momofuku lavorava già nel 1958.
Il successo lo porta poi su diverse strade.
La Ando Foundation
Profondamente convinto che lo sport sia essenziale per la salute mentale e fisica dei giovani, Momofuku Ando fonda la Ando Foundation nel 1983 tramite i suoi risparmi personali.
La fondazione supporta attraverso attività non profit gli eventi di atletica leggera, le attività all’aria aperta, le attività di informazione sulla corretta alimentazione e la gestione dei musei del ramen istantaneo di Yokohama, Osaka e Ikeda.
Queste attività mirano a rafforzare la creatività e l’abilità di auto-sostentamento dei ragazzi attraverso il contatto diretto con la natura abbinato a una sana e corretta alimentazione, a base di noodles.
Cupnoodles Museums
La fondazione sponsorizza dal 1985 i campionati nazionali di atletica leggera delle scuole elementari per promuovere i benefici dell’attività fisica tra i più giovani, celebrando allo stesso tempo i prodotti e le scoperte del proprio fondatore.
Ad esempio, l’esperienza più entusiasmante è quella della Mycupnoodlees Factory.
Un workshop interattivo dove una vera e propria mini-fabbrica permette ad ogni visitatore di creare la propria confezione di cupnoodles con un design originale e ingredienti scelti in base ai propri gusti.
Al Noodles Bazar potrete assaggiare, a modiche cifre, vari tipi di ramen e pasta da ogni parte del mondo: dagli spaghetti italiani al ramen koreano (attenzione al piccante!) e persino il Tom Yum thailandese.
Il simbolo del museo sono tre punti esclamativi “!!!”.
Questi simboleggiano la gioia dell’invenzione e della scoperta, l’importanza del cibo e il piacere di avere dei sogni, di pensare in maniera creativa: tutto quello che Momofuku Ando ha sempre cercato di trasmettere alle generazioni future.