La nuova frontiera del cibo potrebbe risiedere in una rivoluzionaria tecnologia e nell’Intelligenza Artificiale. Dopo Impossible Foods e Beyond Meat, le aziende che preparano i burger a base vegetale, dal Cile giunge notizia di un innovativo progetto che prevede la fedele riproduzione di alimenti molto popolari senza ricorrere ai tradizionali ingredienti, soprattutto quelli di origine animale. Si chiama NotCo (acronimo che sta ad indicare Not Company) e tra i suoi principali finanziatori vanta anche Jeff Bezos, ovvero il fondatore del colosso dell’e-commerce Amazon.
Il nome di questa start-up è già di per sé molto significativo. L’avverbio di negazione «non», infatti, sta ad indicare proprio la principale finalità della società: produrre e vendere alimenti come il latte che non proviene dalle mucche, oppure la maionese che non è preparata direttamente con le uova, o ancora il gelato che non annovera il latte tra i suoi ingredienti. Tutto ciò avviene proprio grazie all’Intelligenza Artificiale e ad un cuoco avveniristico che è stato chiamato Giuseppe e che non è il tradizionale chef che tutti noi conosciamo.
Giuseppe è proprio il nome della IA opportunamente programmata e perfezionata dagli sviluppatori di NotCo. Infatti è stato necessario far sì che il dispositivo apprendesse la composizione molecolare del cibo che sarebbe stato chiamato a riprodurre, così come quella di tutti gli ingredienti di provenienza vegetale: ad esempio, il cuoco tecnologico di Not Company sa che la maionese viene identificata come la crema di colore giallo che ha un determinato sapore perché composta da specifici atomi. Di conseguenza, nel momento in cui la deve preparare, utilizza i prodotti vegetali che, una volta amalgamati, rendono proprio la combinazione su cui si fonda la maionese.
I risultati sono stati sottoposti al noto chef spagnolo Sergio Barroso, il quale ha promosso i piatti preparati dall’Intelligenza Artificiale e ha deciso di inventare un nuovo menù formato da sette tapas derivanti proprio dalla lavorazione coi «non».
Gli obiettivi e i piani futuri di NotCo
Il funzionamento di Giuseppe è garantito dall’attività di esseri umani in carne ed ossa. Infatti, l’Intelligenza Artificiale è circondata non solo da esperti d’informatica ma anche di cucina, con questi ultimi che controllano costantemente che gli ingredienti selezionati dal dispositivo siano quelli giusti, andando a perfezionarla quando notano qualche piccola mancanza. Ad esempio, programmano lo chef 2.0 affinché possa capire quale consistenza deve avere il latte perché risponda ai gusti umani, oppure per rendersi conto che una maionese di colore rosso non verrebbe mai accettata per le nostre abitudini e tradizioni.
Le tecnologie del 2020 a cui dobbiamo essere pronti
In questa prima fase di sviluppo, gli alimenti realizzati dalla IA della Not Company sono disponibili nei supermercati di Cile, Brasile e Argentina, e anche una nota azienda come Walmart ha deciso di sposare il progetto. Tuttavia, l’intenzione degli ideatori è quella di ampliare ulteriormente i propri orizzonti, e in quest’ottica potrebbe risultare fondamentale il recente finanziamento di 30 milioni di dollari al quale avrebbe preso parte anche Jeff Bezos. Inoltre, per evitare polemiche o eventuali problemi legali, fin da subito l’azienda ha deciso di far circolare sul mercato i propri alimenti con la chiara indicazione che non si tratta di prodotti tradizionali.
Matias Muchnick, fondatore di NotCo, ha dichiarato alla stampa che il prossimo obiettivo è quello di avere il pesce realizzato grazie all’attività del tecnologico Giuseppe. In questo modo, infatti, sarà possibile contrastare una volta per tutte la pesca senza sosta che in tutti questi anni non ha fatto altro che rovinare gli ecosistemi marini. In questo periodo sarebbero già in corso i primi test, ma dalla start-up hanno già fatto sapere che si prenderanno tutto il tempo necessario per avere anche in questo caso un prodotto sicuro e dal sapore affidabile com’è accaduto per gli alimenti già commercializzati.