Sono tra gli accessori più presenti e utilizzati in cucina soprattutto per la pulizia e l’igiene dei vari ambienti. Stiamo parlando delle spugne da cucina che di solito si usano non solo per lavare i piatti e le stoviglie, ma anche per la pulizia dei fornelli, delle superfici e dei lavandini. Eppure queste non sono del tutto esenti da pericoli legati ad alcuni comportamenti che, in realtà, non garantirebbero una completa igienizzazione. Nel 2017, ad esempio, una ricerca effettuata in Germania e pubblicata su Scientific Reports, ha evidenziato come in taluni casi queste spugnette possano essere ricettacolo di numerosi batteri, tra i quali le Moraxellaceae che solitamente causano cattivi odori e soprattutto infezioni.
Gli studiosi tedeschi hanno anche constatato che non sarebbe nemmeno sufficiente ad evitare spiacevoli inconvenienti una sterilizzazione costante delle spugne da cucina. Dunque, l’unica soluzione sarebbe la sostituzione di quelle usate con altre nuove almeno una volta alla settimana. Nel 2019 un’altra ricerca ha chiarito ulteriormente i potenziali rischi legati ad un utilizzo poco corretto di questi prodotti per la pulizia.
L’Istituto Zooprofilattico delle Venezie ha ribadito che vanno cambiate spesso, aggiungendo che al termine di ogni utilizzo vanno risciacquate con cura e, soprattutto, non devono essere abbandonate sul fondo del lavandino. A differenza dei colleghi tedeschi, però, in questo caso l’Istituto ha sostenuto che è consigliabile disinfettarle con una certa ricorrenza, oppure immergerle per almeno cinque minuti in acqua bollente. Inoltre gli esperti italiani hanno affermato che non bisogna usare la stessa spugna per pulire ambienti differenti. Quindi se ne dovrebbe avere una per lavare i piatti, un’altra per i fornelli, un’altra ancora per le superfici e così via.
Spugne per la cucina: quali sono le più igieniche
Oltre ai consigli degli studiosi per evitare che le spugne da cucina diventino pericolosi raccoglitori di batteri, ci sono anche degli aspetti importanti da considerare quando si vanno ad acquistare. Ad esempio, negli ultimi tempi sono sempre di più gli esperti che sconsigliano il ricorso a dei prodotti in poliuretano o cellulosa, ovvero delle spugnette a due facce, quella liscia gialla e l’altra ruvida di colore verde.
Come disinfettare e igienizzare la cucina nel modo giusto
All’opposto, sarebbe meglio scegliere gli accessori per la pulizia in silicone. Questo materiale, infatti, si asciuga più facilmente e non permette pericolosi residui nei quali potrebbero accumularsi batteri, circostanza che invece si verifica maggiormente quando si usa la cellulosa. Inoltre, il silicone è più duraturo e si può tranquillamente lavare all’interno della lavastoviglie.
Siccome però diversi consumatori lamentano una scarsa praticità delle spugne da cucina in silicone, c’è un’alternativa che può essere allo stesso modo igienica e sicura. Si tratta della spazzola per piatti che può essere nello stesso materiale o anche in polipropilene. Questo prodotto per la pulizia si sta diffondendo soprattutto nei Paesi dell’Europa settentrionale. Tuttavia, anche in questo caso bisogna essere molto attenti e non dimenticare di lavare a fondo le setole dopo ogni utilizzo per rimuovere qualsiasi residuo che potrebbe favorire la proliferazione di batteri.