In un’ epoca in cui l’attenzione verso un corretto stile di vita alimentare sta diventando sempre maggiore, non è stato risparmiato neanche uno degli alimenti più comuni: lo zucchero. E così ognuno partorisce la propria teoria in merito, mettendo al bando un prodotto piuttosto che un altro. Prima di fare “come dicono” vediamo cosa c’è di vero e soprattutto di cosa stiamo parlando.
I tipi di zucchero reperibili in commercio sono fondamentalmente tre:
– lo zucchero bianco
– lo zucchero di canna
– lo zucchero integrale di canna
Lo zucchero bianco viene estratto dalla barbabietola da zucchero ed è quello maggiormente utilizzato nelle nostre case. È uno zucchero composto da saccarosio, un disaccaride costituito a sua volta da due zuccheri più semplici: glucosio e fruttosio.
Lo zucchero di canna deriva invece dalla canna da zucchero e si presenta con una colorazione scura, derivante proprio dalla canna. Spesso viene ulteriormente trattato con il colorante caramello ammoniacale (conosciuto come E 150 e sospettato di tossicità) che gli conferisce una tonalità più intensa. Non è molto diverso dallo zucchero derivante dalla barbabietola: in entrambi i casi infatti il contenuto di vitamine e minerali è molto basso, quasi nullo, e le calorie contenute sono quasi identiche.
Lo zucchero integrale di canna è molto diverso rispetto alle altre due tipologie. Deriva sempre dalla canna da zucchero ma non subisce nessun processo di raffinazione, quindi risulta molto più ricco di vitamine e minerali. Ciò comporta anche il fatto di non avere le caratteristiche organolettiche dello zucchero a cui siamo abituati. Ha un gusto più amaro e quindi un potere dolcificante minore. Per questo motivo, per avere lo stesso grado di dolcezza dello zucchero bianco, abbiamo bisogno di aggiungerne un pò di più. Inoltre su 100 grammi di prodotto contiene oltre 100 calorie in meno rispetto allo zucchero bianco e allo zucchero di canna lavorato. Difficilmente lo troviamo al bar per via del costo più elevato.
Per distinguere l'”integrale” dal “grezzo” basta osservare i granelli. I primi sono irregolari, i secondi regolari e di colore uniforme. Inoltre lo zucchero di canna integrale è contraddistinto da profumo, colore e aroma molto intensi.
Una buona regola da seguire è come sempre il buonsenso. Innanzitutto è necessario ridurre la quantità di zuccheri nella nostra alimentazione: non più di 56-84 grammi di zuccheri semplici al giorno.
Va anche detto che un paio di cucchiaini al giorno di qualsiasi tipo di zucchero, utilizzati per dolcificare il caffè o altre bevande, sono assolutamente ininfluenti sia dal punto di vista del bilancio calorico giornaliero che del nostro generale stato di salute.
I danni sono dovuti piuttosto agli zuccheri che assumiamo senza accorgercene: merendine, bibite gassate, succhi di frutta, ecc.
Inoltre i pregi dello zucchero di canna integrale, rispetto agli altri tipi, risultano vani se si considerano le quantità che in media assumiamo in una giornata tipo. Per beneficiare davvero di questi vantaggi dovremmo ingerirne abbondanti quantità. E questo non è affatto consigliabile.
Qual è una possibile alternativa?
Un dolcificante. Ne esistono centinaia, naturali e senza aspartame.
Dott.ssa Elisa Fiore